| Ieri sera ho provato la versione PC.
Confermo un leggero singhiozzio, non drammatico nel mio caso, durante le cutscenes. Di sfuggita avevo letto qualcuno parlare per esse di rendering in real time a 25 FPS, invece che di filmati prerenderizzati. Magari è semplicemente colpa del frame pacing. è strano in quanto avvertibile un po' a prescindere dalla risoluzione impostata, ed in battaglia reggo stabilmente i 1440p.
Altri problemi tecnici al momento nulla, dal pad, alle impostazioni di fullscreen e quant'altro. Ci ho giocato forse troppo poco per incappare in eventuali crash.
Comunque, a primo impatto c'è una certa riconoscibilità e contestualizzazione, non sembra di essere in uno spinoff, pare più una continuazione di P5, pur nella banalità della scusante per la reunion. Ripetizioni ambientali, analogo doppiaggio, medesimo stile, tracce riproposte. C'è il necessario per farlo sembrare un sequel.
La struttura del gioco si rivela però presto diversa. Al covo si hanno a disposizione tutte le funzioni di gestione, ed il calendario è fittizio. I Palace qui sono Prison, la struttura di esse appare più ampia ed in spazi più aperti già dalla prima, si procede raggiungendo save point da dove è possibile trasportarsi al covo. Incomprensibile che non abbiano messo la cura al save point, costringendo a spostarsi e riteletrasportarsi lì, ma tant'è. C'è comunque un avanzamento da dungeon crawler, con scorciatoie, ma all'inizio si è troppo indirizzati in determinate direzioni per capire se e quanto gli spazi più aperti lascino margine esplorativo.
Il dubbio principale ? Il battle system. Non si tratta di un tentativo di Atlus di riproporre un action RPG anni dopo i Raidou, perché non si sono chiesti cosa facessero bene e fosse riproponibile. Non sono certamente esperto di giochi Omega Force, ma certe scelte sanno di mano esterna ad Atlus. è tutto molto caotico, troppi nemici, i personaggi alleati agiscono autonomamente (ma ci si può spostare fra essi), non si hanno quelle indicazioni visive necessarie per districarsi al meglio in un simile contesto, eppure devi evitare e ad Hard i nemici legnano abbastanza, non pari nulla. Le skill sono spammabili a ripetizione, mettendo in pausa e scegliendo la direzione del range, sono influenti ma con SP molto limitati. Mi aspettavo sinceramente di meglio.
Apparentemente, avendo subito accesso al cast al completo, ti scegli quei quattro personaggi e devi portarteli avanti, perché non c'è un meccanismo di cambio durante i combattimenti. In un gioco in cui dovrebbero contare debolezze e resistenze, non fa piacere.
Le Persona vengono droppate e le fusioni in Velvet Room non sono libere, appaiono precostituite come avviene usualmente con le speciali. Limitazione inspiegabile.
Fra una cosa e l'altra si ha proprio l'impressione che, contrariamente a quanto affermano alcune recensioni, non siano stati in grado di traslare efficacemente le logiche ludiche di P5 in un contesto action.
Se penso che il secondo Raidou aveva: contrattazione, coerenza con la necessità di variare il party seguendo le logiche legate a debolezze e resistenze, demoni a skill selezionabili manualmente, stun legati alle debolezze colpite e conseguente ricarica degli MP, per dare una continuità d'azione al sistema, beh... Sarà stato anche un migliorabile legno, dal punto di vista dinamico, ma era un gioco Atlus e si vedeva. Questo ? Lo è più nell'apparenza che nella pratica.
Forse più in là provo a portarlo avanti, potrebbe dimostrarsi interessante per struttura, però ho grossi dubbi riguardo al giocarlo Hard con simili basi.
Edited by LeveL - 12/3/2021, 17:28
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