Sembrerà strano ma... non abbiamo un thread su Zelda. Lo faccio per la serie, qualora ne giochiate uno e vogliate parlarne.
Per quanto riguarda la mia esperienza con essi, mi manca da recuperare essenzialmente Skyward Sword, per ragioni di console. Con quello schema di controlli non so neppure se abbia senso emularlo. EDIT (post annuncio): A questo punto lo recupererò più in là in versione Switch.
Negli anni è comunque rimasta la serie Nintendo che più mi è dispiaciuto mettere temporaneamente in pausa, per poi recuperare questa o quella produzione a distanza di anni.
Ma veniamo al presente. Ho acquistato Switch quest'estate ed ora Breath of the Wild.
Dato che i joy-con mi fanno pietà, mi sono attrezzato nel mentre con una chiavetta 8bitdo, per usare in docked... il DS4. Si, sono un eretico I pulsanti sono mappati sulle posizioni di quelli Nintendo, per cui l'X è il triangolo nel mio caso. Tutto il resto funziona bene, giroscopio compreso.
Tornando a BotW, la mia impressione iniziale è il classico dubbio che mi pongono gli open world attuali: il ritmo. Gli spazi appaiono decisamente ampi. L'uso della stamina in casi come l'arrampicamento ed il nuoto, a rischio morte anche solo a galleggiare, immagino siano un modo per non farti andare letteralmente ovunque. Materiali, armature ed armi con le statistiche, che si droppano e si rompono, sembrano lì per voler dare un senso più RPG al tutto. Le armi a consumo le avrei evitate. Si salva ovunque ed il gioco fa parecchi autosalvataggi a parte. Involontariamente, mentre uscivo da un mini-dungeon con un martello in mano, nel prendere confidenza coi comandi l'ho lanciato giù da una montagna, così ho caricato Si possono lanciare le armi da buttare, tanto per fare un po' di danno e spazio. I primi puzzle sono piuttosto semplici, per cui l'aspetto positivo dell'inizio mi è parso più che altro l'impatto visivo e l'impressione di poter interagire un po' con tutto.
Non avendo avuto console Nintendo oltre allo SNES che possedevo da piccolino (e che poi ha fatto una brutta fine cadendo da un tavolo, mi sembra), l'unico titolo della serie che ho giocato è stato A Link to the Past, dove ero arrivato al dungeon finale. Mi piaceva molto, ma ovviamente non posso dare un giudizio basandomi sui miei ricordi da bambino di 6 anni. Da quello che ho visto però è una serie parecchio bella.
Sto proseguendo con BotW... è davvero immenso. Per quanto comprenda il seguito che ha avuto, rispetto ad altri open world, in quella che è l'interazione all'aperto, resta il fatto che quei mini dungeon li trovo abbastanza demoralizzanti. Tutto mastodontico... poi entri in dungeon e ci sono, al massimo, tre stanze contate, con altrettanti enigmi ed una singola cassa "segreta" per ciascuno. Queste piccole sfide influiscono sullo sviluppo, perché ogni volta che se ne terminano quattro si può ottenere un cuore o un quarto di stamina in più.
Lo giocherò con mooooolta calma, alternandolo ad altro, ed anche se lo sto apprezzando ho l'impressione che non avrò tante cose da dire, lungo il percorso. La struttura mi sembra essersi già andata a definire
Ho terminato la main quest di BotW. Restano innumerevoli subquests e sacrari.
Che dire... è un gioco che mette in difficoltà il mio metro di giudizio.
Per quanto non apprezzi gli eccessi di scarpinate e scalate, l'interazione ambientale me lo ha reso costantemente interessante. Strutturalmente fatico un po' a vederlo del tutto come un'evoluzione dell'overworld come concepito agli albori della serie, nella sua logica di sintesi dove il singolo screen aveva una sua differente dimensione ludica rispetto agli altri ed i dungeon erano sproporzionati, rispetto all'overworld stesso. L'immensità di questa Hyrule rappresenta più un comprensibile adeguamento ai tempi, alla richiesta del mercato, ma per quanti contenuti metti, certi mostri che appaiono a caso ed i tempi di copertura degli spazi rimangono discutibili. Sacrari a parte, qui ci sono delle proporzioni, scelte di parziale realismo anche evitabili ( vedi la pioggia che ti fa scivolare quando cerchi di arrampicare ), a scapito delle dimensioni dei dungeon, dovendo proporre una tale quantità di contenuti. Anche altri aspetti, tipo il farming di rupie e di materiali per le armature, la rottura ( in tutti i sensi ) della armi, o gli eccessi di curativi cucinabili potevano essere gestiti in modo diverso. Il bilanciamento, sia in un senso che nell'altro, ed i combattimenti mi hanno lasciato più di qualche dubbio, dandomi l'impressione che sviluppo e battaglie siano i lati meno riusciti.
Però... warpi di qua, plani di là, l'alberello che vedi a chilometri col binocolo è proprio lì, quasi ogni materiale è arrampicabile, ed anche il nuoto acquisisce una sua rilevanza una volta ottenuta l'armatura adatta. La quantità di cose da fare interpretando i mezzi a disposizione, talvolta svolgendo anche la sfida del sacrario di turno fuori dallo stesso, è chiaramente degna di lode. Un'esperienza ludica che sentivo di dover fare, in contrasto a quanto offerto dall'open world medio.
Probabilmente ci farò ancora qualche partita ogni tanto, perché ho concluso meno di due terzi dei sacrari presenti ed un numero limitato di quest. Non avevo granché bisogno di arrivare al boss finale con una lifebar chilometrica...
The Legend of Zelda è probabilmente la mia serie videoludica preferita. Da bambino giocavo principalmente alle prime quattro generazioni Pokémon a ripetizione (su emulatore, escluso un walkthrough a smeraldo su un Gameboy Advance SP prestato, ho sempre voluto una console portatile Nintendo ma ho dovuto aspettare fino al 3DS XL preso di nascosto con parte dei soldi della cresima), Crash 3 e Budokai Tenkaichi 3, quindi quando ho provato Minish Cap sono rimasto molto colpito dall'esplorazione dell'overworld e dei dungeon pieni di enigmi, trappole e nemici, in cui si trovano armi e item che permettono di avanzare in nuove zone del mondo di gioco o raggiungere punti nascosti di luoghi già visitati. È il primo gioco che ho completato al 100% perché non riuscivo a finire il castello di Hyrule, ero troppo scarso e non avevo abbastanza cuori per sopravvivere alle tante forme del boss finale. Quindi mi sono messo a fondere tutti i frammenti di gioia con gli NPC, per sbloccare tesori, segreti e quest secondarie nella mappa, così da ottenere tutte le tecniche di spada, tutti i frammenti di cuore e soprattutto le bottiglie, l'ultima ottenibile alla fine della quest più lunga del gioco, da riempire di fate per tornare in vita e curarmi. Nel farlo mi sono comunque divertito e quando ho approfondito un po' di più la serie giocando altri capitoli ho preso l'abitudine di finirli due volte: la prima per godermi il gioco senza troppe pretese usando il mio nome nel save file, la seconda invece lo completo, usando Link come nome del salvataggio.
Il titolo che mi ha conquistato definitivamente è stato però Ocarina of Time, giocato grazie al remake sul 3DS, tutt'ora il mio capitolo preferito della serie. Non so bene come mai mi abbia segnato così tanto, forse è stata la stupenda colonna sonora di Koji Kondo,che accompagnava la scoperta di un affascinante e vario mondo di gioco, pieno di segreti e razze diverse, tutte molto ispirate. Avrà influito la mia mancanza di esperienza con il genere action/adventure, con la trasposizione della formula che avevo scoperto e amato con Minish Cap nelle tre dimensioni. A questo si aggiunge la meraviglia dell'effetto 3D del 3DS XL, probabilmente una delle cause delle mie diottrie perse, che si sposa perfettamente con questo titolo. L'intro con Navi che vola a svegliare Link nel villaggio kokiri non me la scorderò mai. Quando penso all'avventura OoT è la prima cosa che mi viene in mente e se era questo ciò che Miyamoto aveva intenzione di trasmettere creando la serie, ispirandosi alle sua scampagnate da ragazzino, ci è riuscito appieno.
Questo video che ho visto recentemente ha una interessante chiave di lettura della trama del titolo, aspetto che avevo decisamente sottovalutato.
Purtroppo possedendo solo il 3DS come console Nintendo ho potuto giocare solo gli Zelda portatili, di cui mi mancano gli Oracle, i due Four Swords e quello multiplayer per 3DS. L'unico che non ho ancora concluso è Spirit Tracks che non mi è piaciuto molto perché ha letteralmente messo l'esplorazione dell'overworld su binari, però mi esprimerò meglio quando e se lo finirò.
Mi è stata regalata un Switch lite, come primo gioco ho preso Breath of the Wild. Non ho molta dimestichezza con gli open world, ho visto e giocato un po' di Ghost of Tsushima da un amico però come struttura non mi ha entusiasmato molto, diventa molto ripetitivo.
La mappa di Zelda è veramente gigantesca, all'inizio nell'altopiano delle origini l'avevo sottovalutata, ma mi sono ricreduto, anzi ad un certo punto prima di raggiungere il primo villaggio ero un po' in soggezione. Mi piacerebbe completarlo alla prima run, visto che non posso fare due salvataggi separati, però non voglio usare guide e senza non credo riuscirò a trovare tutti i koroko o le quest secondarie, quindi intanto esploro il più possibile, poi il resto si vedrà. Per il momento l'unica cosa negativa è la pioggia che fa scivolare, bello il realismo però a livello di gameplay è irritante perché spesso piove a lungo e rimanere bloccati su una sporgenza di una parete non è il massimo. Le armi a rottura all'inizio mi davano un po' fastidio, anche perché alcune durano pochissimo, però ci ho fatto l'abitudine, in questo modo si possono trovare tante armi diverse nascoste in giro o droppabili dai nemici e non si rischia di esplorare una zona avanzata subito e utilizzare l'arma potente per tutto l'early game.
Per il momento sono ancora nella Necluda, appena purificato il drago del monte Ranel, ho fatto delle incursioni sul bordo del deserto e sul mare per fare un paio di sacrari, riuscendo a fare tutti i gradi delle prove di forza. Ora ho pugnale, l'ascia e la lancia del guardiano++ e il set da scalata completo, è bellissimo vedere Link con imbrago, moschettoni, corda e bandana, da alpinista apprezzo
Ho potenziato solo il vigore, primo cerchio quasi completo, mi manca solo un'altra tacca, ho ancora tre cuori e ogni cosa mi oneshotta però riesco a scalare molto velocemente e planare per un buon periodo di tempo, così dovrei riuscire a muovermi più agevolmente. I sacrari effettivamente sono molto piccoli, ok che è il mondo di gioco e l'interazione con esso il fulcro dell'esperienza però spero che escluso il castello di Hyrule, ci siano almeno quattro labirinti degni di questo nome. Per il momento mi piace molto, adesso vediamo nel lungo periodo se il mio giudizio cambia oppure no.
Ho approfittato della prova gratuita settimanale dell'online per giocare anche A Link to the Past e anche se so che è stato lo Zelda che ha creato la formula classica utilizzata da OoT fino a Botw non l'avevo mai provato, perché alle elementari, dopo aver finito Minish Cap, non l'ho neanche toccato perché "aveva una brutta grafica" giocato oggi invece devo ammettere che gli sprite dello SNES sono invecchiati benissimo. Mi piace molto che non si perda tempo, inizia il gioco e si ha subito un dungeon da esplorare con un tema fighissimo e una volta concluso il castello, l'esplorazione del mondo è lasciata al giocatore, a cui i vari NPC forniscono solo vaghi indizi sui luoghi di interesse. Ci sono strumenti secondari e potenziamenti di quelli di trama nascosti in tutta la mappa, le uniche cose segnate sono i dungeon principali. Giocare Alttp dopo avere finito il suo sequel/remake A Link Between Worlds mi ha dato una strana sensazione di déjà vu, visto che l'overworld è lo stesso, però non è una cosa negativa, anzi riesco a cogliere citazioni che non avevo capito, come Ravio. La prova settimanale mi è scaduta, sono arrivato al secondo dungeon del dark world, quindi intanto lo lascio in pausa, lo riprenderò più avanti.
Sono andato avanti con la main quest di Botw, ho risolto la situazione al villaggio Zora. Ottimo il nuovo design della razza acquatica, come l'architettura della loro città, i migliori tra i giochi che ho finito, poi i riferimenti a Ocarina of Time tra tuffi da cascate e la stessa colonna sonora vanno right in the feels. Mi sono anche accorto che i nomi dei vari elementi geografici, oltre a quelli classici e ricorrenti tipo il monte Morte, spesso sono citazioni a personaggi e luoghi di tutta la serie, bene così.
Bella la backstory del villaggio e di Mipha (poverina così dolce ) anche se in fin dei conti è molto semplice. Anzi non è la prima volta che una principessa Zora si innamora di Link, solo che rispetto a Ruto, Mipha ha passato più tempo con l'Hylia per sviluppare i suoi sentimenti, non fa la tsundere rompipalle come la sua antenata e nonostante entrambe siano accomunate da un amore impossibile, quello di Mipha finisce più tragicamente.
Ho affrontato il primo Lynel per ottenere le frecce elettriche, molto figo sia come design sia come boss fight, i suoi colpi di spada hanno la decenza di lasciare un quarto di cuore anziché shottare, così il giocatore può curarsi e con un po' di pratica sono riuscito a fare parry e schivate perfette con più facilità rispetto agli attacchi dei miniguardiani o di nemici più comuni, che non sono ancora riuscito a padroneggiare.
La cosa che mi ha più colpito per il momento è stata la purificazione del colosso. Quando avevo sentito che bisogna entrare all'interno dei colossi ho pensato subito fossero dungeon nello stile più tradizionale di Zelda, invece non è proprio così. Bisogna combattere la bestia sacra per poter entrare all'interno e una volta dentro, sbloccare i vari terminali per purificarla dai residui della calamità Ganon che la appesta. Concettualmente è interessante, la battaglia iniziale è scenografica e ci sono comunque dei bei enigmi per poter accedere ai terminali, basati sul controllo del colosso stesso e delle sue abilità, tramite una mappa 3D, gli unici problemi sono che non è poi così grande come "dungeon" e ci sono pochi nemici da affrontare. Sono comunque soddisfatto anche se non era quello che mi aspettavo, però spero che almeno il castello sia bello grande e pieno di sfide.
Mi è piaciuta anche la boss fight, più per l'idea di Ganon come miasma malefico fuso alla tecnologia ancestrale, che per effettiva difficoltà, alla fine è il solito boss di Zelda, mira all'occhio con l'arco e saccagnalo quando cade a terra, cambia solo che ha una lancia con ampio range e la seconda fase ha l'arena allagata.
Comunque ora dovrei essere meglio equipaggiato per l'esplorazione e il combattimento, grazie all'armatura Zora e alla Preghiera di Mipha. Errata corrige sulle prove di forza, pensavo ce ne fosse solo una per grado (elementare, intermedia, avanzata) invece ne ho trovata un'altra elementare.
L'overworld a tratti è un po' vuoto, però non ne faccio un dramma perché gli sviluppatori sono riusciti a differenziare bene le varie aree, che hanno biomi diversi e meccaniche legate ad essi (calore vulcanico, fulmini attratti dal metallo). In questo modo l'esplorazione non mi risulta troppo ripetitiva e si possono utilizzare armature uniche, molto belle esteticamente e non semplici tuniche di diverso colore, ognuna con la sua funzione, acquistabili nei negozi o ottenibili dai sacrari. Mi piacciono molto anche le rovine che si possono trovare in giro, vestigia del Regno di Hyrule. La curiosità verso le zone inesplorate della mappa è ciò che mi spinge maggiormente, poiché esclusi i ricordi con Zelda, il paio che ho visto sembrano approfondire la sua personalità, il resto della trama è molto semplice.
Ho scovato un po' di sacrari, adesso ho 9 cuori e sono già riuscito a maxare il vigore, due cerchi aggiuntivi a quello iniziale. Pensavo che il limite massimo fosse più alto anche perché sono sicuro che i cuori siano di più dei soliti 20.
Proseguo con calma, ho attivato la torre dell'area Gerudo ma non l'ho ancora esplorata. Mi sono allenato con i guardiani erranti, adesso riesco a fare parry ai loro raggi laser, ne bastano tre per ucciderli, è una bella soddisfazione.
Ho fatto una incursione nel castello di Hyrule risalendo le cascate sul retro. Ero troppo curioso di capire com'è, anche perché in teoria si può completare senza fare i colossi. Come sfida finale ci sta, è pieno di guardiani (normali, volanti e torretta) rd entrando in un torrione secondario è partita una boss fight con un Lynel. Non ho esplorato tutto il castello, sembra abbastanza grande, ho fatto una corsa attraverso la libreria e una salda da pranzo e mi sono arrampicato fino al torrione centrale. Li ho trovato L'ira del Vento di Ganon, uccisa con 20 frecce bomba e subito dopo stava partendo un'altra battaglia, presumo del boss dell'altro colosso che non ho completato però a quel punto non volevo spoilerarmi tutto e ho ricaricato il salvataggio fuori dal castello.
Skyward Sword HD sta ricevendo pareri abbastanza discordanti. Io comunque intanto l'ho preso, dato che rispetto ad un tentativo di emulazione dell'edizione Wii volevo avere in esso più opzioni di controllo possibili (e che fossero native). Intendo comunque giocarlo più in là. Vedrò a fine mese.
L'anomalia dei controlli riadattati sta in pratica nel fatto che il secondo stick è multifunzionale. Di base controlla la direzione dei colpi di spada, quindi per orientare invece la telecamera occorre sempre tenere premuto il dorsale sinistro (L). La tendenza è quindi quella di alternare la pressione del dorsale e quella del grilletto (L-ZL), per passare da telecamera a lock-on, quindi dall'orientamento al controllo dell'arma. Necessariamente è qualcosa che richiede un po' di tempo d'adattamento, in caso contrario occorre utilizzare i Joy-Con da motion controllers. Si potrebbe usare anche il giroscopio per la telecamera, ma provando mi è sembrata l'opzione di comando meno opportuna.
Per qualche motivo fra i menù ci si muove solo tramite l'analogico, non hanno abilitato il D-Pad per essi.
Parlando un po' di Skyward Sword HD, l'idea strutturale è quella di un hub, rappresentato da un paesello situato su di un'isoletta volante, posto in mezzo ad un piccolo overworld aereo, con pochi contenuti, spazi percorribili in breve tempo e varchi che man mano si aprono nelle nubi sottostanti, per cadere in aree a tema, non interconnesse fra di loro, ciascuna con il proprio dungeon. Sicuramente è meno ambizioso e più lineare di BotW, a parte per qualche quests legata ai paesani, tende però in compenso a non risentire di quei tempi morti che ad esempio comportano il navigare nella ampie e spesso vuote acque di Wind Waker. Nelle aree sono presenti tanti punti di salvataggio e quelli all'aperto consentono di tornare in cielo. Al successivo ritorno si atterra a scelta presso uno di questi savepoint.
L'impianto ludico appare macchinoso, anche utilizzando i comandi riadattati. è come se quest'aggiunta di controllo sulla direzione dei fendenti e sull'impugnatura dell'arma togliesse di più, in termini di immediatezza ludica e gestione della telecamera, di quanto aggiungano le meccaniche connesse a questo elemento. Certe meccaniche appaiono "gimmick", come se fossero legate più al farti fare qualcosa di diverso dal solito sfruttando le peculiarità del sistema di controllo, che essere pensate per appagare il giocatore nel gesto. Provare ad utilizzare i motion, invece di quelli derivativi, comporta comunque il continuare a ricentrare la visuale.
Guardando al futuro della serie non mi mancheranno le sue specificità di controllo, eppure è un gioco che, per dungeon design, varietà e costanza di situazioni ludiche, rispecchia di più la mia visione della serie che non Breath of the Wild, pieno com'è di mini sacrari, che danno l'idea che agli sviluppatori sia stato imposto di inserire necessariamente contenuti al contempo adatti ad una toccata e fuga in modalità portatile, ed a riempire una mappa fin troppo vasta.
Tutto sommato l'ho quindi apprezzato, ed ho trovato interessante vedere cosa può aggiungere e quali limiti comporta l'avere una maggior interazione con la direzione dei colpi. Non rimpiango di aver puntato su questa revisione, anche considerando che mette mano ad alcuni degli elementi criticati dell'originale.
giocato oggi invece devo ammettere che gli sprite dello SNES sono invecchiati benissimo. Mi piace molto che non si perda tempo, inizia il gioco e si ha subito un dungeon da esplorare con un tema fighissimo e una volta concluso il castello, l'esplorazione del mondo è lasciata al giocatore, a cui i vari NPC forniscono solo vaghi indizi sui luoghi di interesse. Ci sono strumenti secondari e potenziamenti di quelli di trama nascosti in tutta la mappa, le uniche cose segnate sono i dungeon principali. Giocare Alttp dopo avere finito il suo sequel/remake A Link Between Worlds mi ha dato una strana sensazione di déjà vu, visto che l'overworld è lo stesso, però non è una cosa negativa, anzi riesco a cogliere citazioni che non avevo capito, come Ravio. La prova settimanale mi è scaduta, sono arrivato al secondo dungeon del dark world, quindi intanto lo lascio in pausa, lo riprenderò più avanti.
) anche se in fin dei conti è molto semplice. Anzi non è la prima volta che una principessa Zora si innamora di Link, solo che rispetto a Ruto, Mipha ha passato più tempo con l'Hylia per sviluppare i suoi sentimenti, non fa la tsundere rompipalle come la sua antenata e nonostante entrambe siano accomunate da un amore impossibile, quello di Mipha finisce più tragicamente.
