MegaTen Forum [Primo forum italiano sulla serie Shin Megami Tensei]

Zwei II+, The Ilvard Insurrection (PC)

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view post Posted on 10/4/2018, 14:55
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Sviluppatore: Falcom
Piattaforma: PC
Date d'uscita: 2008-2009 (+) JP, 2017 Steam/Gog

Apro il thread anche di questo, qualora qualcuno l'avesse provato e volesse parlarne.

EDIT: al momento presumo di giocarlo entro fine anno, ma il backlog incalza.

Edited by LeveL - 13/9/2018, 01:41
 
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view post Posted on 2/10/2018, 13:48
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Nessuno l'ha ancora giocato ?

Oggi provo ad iniziarlo.
Dato i dubbi che ho sul predecessore, do priorità a questo, aspettandomi pressoché un Gurumin un po' più elaborato.

Edited by LeveL - 25/6/2021, 09:31
 
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view post Posted on 2/10/2018, 18:50
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Fatto il primo boss, posso chiarire meglio di che produzione si tratti.

Essenzialmente, la struttura di base è la medesima del primo.

C'è un overworld di facciata, liberamente esplorabile e con vari dungeon accessibili, ma al loro interno ci sono dei blocchi e delle indicazioni di livello.
Anche in questo caso i personaggi controllabili sono due, uno fisico e uno magico, ma in esplorazione li si scambia a seconda del nemico da affrontare. La barra vitale è condivisa, ed i nemici droppano un sacco di consumabili che hanno una doppia funzione, guadagnare exp e curarsi.
Occorre quindi trovare un equilibrio tra la necessità di salire di livello e di avere qualche cura da parte.
è presente qualche elemento adventure, piccoli puzzle, pulsanti e leve qua e là.

Le differenze principali stanno nell'interfaccia e nella visuale.
Il gioco è ben adattato al pad, tutto è molto più immediato, specie se paragonato alla versione del primo che ho provato con la traduzione amatoriale. Quella uscita quest'anno su steam/gog, comunque, è messa un po' meglio.

Un esempio di maggior accessibilità sta nel fatto che qui gli oggetti curativi sono utilizzabili con un comando che si focalizza sulla barra degli oggetti, per sceglierli, ma mettendo in pausa.

La scelta del passaggio al 3D, con il motore di Gurumin, ha i suoi pro e contro, perché l'esplorazione è rimasta a visuale fissa, con una prospettiva isometrica. Quantomeno hanno importato anche il salto, per evadere gli attacchi nemici.
La visibilità non è sempre buona, ma è comunque migliore di quella del primo, dove i cunicoli diventano punti ciechi.
Nei boss invece la tridimensionalità viene sfruttata meglio, anche se il lock-on della telecamera è automatico solo in certi passaggi, non è utilizzato in modo manuale.
A proposito di lock-on, uno dei problemi del primo sta nel fatto che il personaggio magico spari in direzione di dove si muove. Anche nel seguito il lato sparacchino del gioco non sfrutta il secondo analogico, ma almeno c'è un meccanismo di lock-on automatico dell'attacco, che consente di sparare ruotando attorno ai nemici.

Aggiungo che il fast travel tra i punti di salvataggio è disponibile da subito e libero. Nel primo serve un apposito consumabile.

Riassumendo, meglio del primo, ma non troppo diverso.
Simpatico, semplice, non molto competitivo, ma temo un po' ripetitivo sul lungo termine.
Rispetto a Gurumin, è certamente più hack & slash e meno adventure 3D.

Edited by LeveL - 25/6/2021, 09:31
 
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view post Posted on 7/10/2018, 21:48
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Altri due aspetti su cui soffermarsi: il bilanciamento del gioco e la progressione degli strumenti.

Il bilanciamento è davvero anomalo. Di base il gioco è facile, per cui uno potrebbe pensare di limitare il consumo massiccio di cibi per guadagnare meno esperienza e giocar sottolivellato, ma ciò porta ad avere un enormità di oggetti curativi e quindi non essere mai a rischio.
Per assurdo, quindi, è più facile giocarsela così, che non consumando a raffica i drop nemici. Al contempo, il livello impatta parecchio sul danno subito ed arrecato, quindi da sottolivellati si avanza più lentamente.

Manca quindi un equilibrio competitivo, anche perché non ci sono livelli multipli di difficoltà.

Riguardo gli strumenti, il lato adventure del gioco è gestito con molta più linearità del primo. Qui è tutto più evidente e determinanti sono gli upgrade dell'arma e le magie che si ottengono, mentre il predecessore è strutturalmente un po' più aperto e dispersivo.
Qualche tesoro che richiede backtracking c'è, ma il loro recupero ha una funzionalità più economica e completistica che altro. Nel primo invece, quantomeno all'inizio, non c'è chiarezza sul dove e come fare certe cose. Certi attrezzi, in quel caso, vanno perfino acquistati.
 
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view post Posted on 11/10/2018, 22:59
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L'ho terminato.

A voler livellare un po' per la fase finale si possono anche convertire i cibi, all'inn del primo paese, scambiando quelli di cui se ne ha una decina per singole pietanze, che danno molto più exp, ma non ce n'è realmente bisogno.

Trovo che si tratti di una produzione in cui si vede e si sente che è un gioco Falcom, ma rispetto ad altre è sviluppata con più superficialità.
Certi boss avevano palesemente bisogno anche solo di una telecamera centrata, invece sono buttati lì con quella base.

Non saprei se consigliarlo, però non m'è dispiaciuto giocarlo, non sono mai andato vicino al drop. è un po' banalizzato, ma scorrevole. I dungeon sono spezzettati in varie parti e le sessioni esplorative hanno save point abbastanza ravvicinati.
Il contesto ha un che di Disgaea, con passaggi narrativi più affini allo stile di Falcom. è un aspetto del gioco che, non essendo troppo dialogato, ho apprezzato.

I collegamenti narrativi con il primo non li considererei rilevanti, al fine di scegliere l'uno o l'altro
Sono presenti i due protagonisti, ma in una veste secondaria.


Riassumendo, non è certamente un imprescindibile, ma in caso di astinenza da giochi Falcom lo si può considerare.

Edited by LeveL - 22/11/2019, 04:07
 
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