CITAZIONE (kyokos @ 10/4/2017, 21:08)
Mi state dicendo che non è un così gran gioco?
Per essere dei dungeon crawler, P3 e P4 hanno il grave difetto di proporre un'esplorazione molto ripetitiva, essendo la stragrande maggioranza dei piani dei dungeon a struttura casuale, senza concrete variabili. è un problema acclarato e minimizzato solo dai fan, ma a questo giro (P5) Atlus è tornata ad un'interpretazione più coerente con il genere ed il contesto d'appartenenza.
Si tratta però al contempo di produzioni miste tra RPG e simulazione sociale, che necessariamente si fondono e si scontrano, dati i tempi morti e le influenze di una parte sull'altra. Strutturalmente li si apprezza se si accettano entrambi i lati, ma in caso contrario, e questo vale per me e chiunque altro non apprezzi il concept, tutto ciò che riguarda il lato gestionale della vita ordinaria del protagonista va ad appesantire l'esperienza ludica.
Poi su ciò che riguarda storia e caratterizzazione dei vari personaggi, dipende dai punti di vista. Io li trovo entrambi troppo filo-anime slice of life demenziale ed incostanti nell'atmosfera, passando da situazioni ordinarie e ridicole ad altre più oscure. Preferisco tagli narrativi ben più costanti.
Il battle system invece l'apprezzo, a parte la versione originaria di P3, in cui solo il protagonista è controllabile manualmente e gli altri agiscono in virtù di settaggi pressapochisti delle IA. Questo è il motivo per cui sono solito consigliare P3P al posto della, più comunemente indicata dai fan, versione FES per PS2.
Passando oltre, potresti Name controllarmi se il cambio di difficoltà influisce sul costo d'invocazione tramite compendium ?
Edited by LeveL - 25/10/2020, 18:26