Ys VI: The Ark of Napishtim, [Ps2-PC]

Può essere anche che l'abbia giocato in modo poco intelligente, contando che è stato il mio primo capitolo della serie e quindi non conoscevo bene le meccaniche, però fidatevi che ho visto un grande squilibrio tra i livelli dei nemici rispetto al personaggio. Nei Souls questa cosa l'ho vista solo in Bloodborne, dove alcune aree (il villaggio invisibile su tutte) sono piene di orde di nemici che levano un casino di HP a colpo, e anche lì mi è sembrato un espediente piuttosto cheap per aumentare la sfida. Purtroppo io sono abbastanza pignolo su queste cose, nel senso che amo i giochi difficili ma detesto quando questa difficoltà è proposta in modo unfair, o comunque troppo artificiale e tedioso. So che mi faccio troppi problemi, ma che ci volete fare

Mi sa che andrò con Seven comunque, ho visto l'opening e mi ha preso moltissimo. Col tempo comunque recupererò anche gli altri capitoli, essendo quella di Ys una saga alla quale voglio approcciarmi.

Non so, dovrei rigiocarlo con una maggiore attenzione ed esperienza, conta comunque che ho un ricordo non esattamente preciso del gioco in questione.

Per il resto cambio di programma, vado con Felghana perché costa meno e in questo modo riesco a risparmiare anche per prendermi qualcos'altro. Lo dovrei comprare in questi giorni, poi darò le mie opinioni nel topic apposito.

Non ho ancora finito Ys VIII (sono all'Archeozoic Big Hole, o Archeozoic Chasm se preferite ), ma ho deciso di ridare una chance ai capitoli vecchi che ho (quindi questo e Felghana).

Di Napishtim mi erano rimaste impresse due cose: l'opening fighissima (almeno per la versione PC) e il fatto che il sistema di potenziamento delle armi obbligava spesso al farming per poter avere un danno decente.

A due ore di gioco posso confermare la prima cosa ma, fortunatamente, di farming non ne ho ancora dovuto fare. Spero di avere io un ricordo esagerato della questione, un po' come quando giocando a GoW 1 per la prima volta mi era rimasta impressa la ricerca delle sirene del deserto come sezione lunghissima, poi in realtà rigiocandolo è stato tutto molto più semplice del previsto.

Per il resto la formula di gioco mi piace (così come mi piaceva anche in Felghana, il problema era un altro), anche se sono contento che abbiano poi evoluto il gameplay, anche a costo di renderlo meno hardcore. Il gameplay di Napishtim è sicuramente molto divertente, ma manca un po' della profondità e del tecnicismo di Lacrimosa.

Oh, io ci ho provato, ma questa formula di gioco non riesco proprio a farmela piacere.

I boss mi sanno di cheap in una maniera assurda, con colpi da tutte le parti e il giocatore che ha troppe poche opzioni per difendersi. Senza contare l'impostazione della telecamera (che spesso mi trovo a detestare) e il fatto che praticamente ogni hitbox sia più larga del dovuto, ma pazienza. So che ci sono giocatori che sanno fare i boss in no damage a occhi chiusi alla difficoltà massima, so anche che impegnandomi potrei migliorare anch'io, ma perché dovrei farlo in un gioco nel quale ogni bossfight sembra un condensato di tutte le cose che non vorrei vedere in una battaglia di questo tipo?

Non posso neanche fare come in Bayonetta, dove le bossfights non mi piacciono (almeno non quelle giganti) ma il gioco rimane di tutto rispetto. Perché oltre ai boss, Ys VI e Felghana cos'hanno da offrire? Il combat system, l'esplorazione e la trama sono così semplici che non vale neanche la pena parlarne. Rimane l'OST, vero. Però è un po' poco.

In sintesi, tanto mi è piaciuto Lacrimosa quanto non riesco proprio a farmi piacere i titoli del Napishtim engine. E non venitemi a dire "eh beh perché questi sono più hardcore" perché se la mettiamo sul piano della difficoltà preferirei rigiocarmi Ys VIII a Inferno che mi diverto di più.

To each his own, suppongo. Sono contento di avere approfondito (o meglio, stare approfondendo) la serie Ys, ma i capitoli centrali non fanno per me.