La terza parte di Y5 è andata e, pur essendo migliore di quanto temessi inizialmente, ha comunque condizionato in negativo la mia opinione di questo titolo. Peraltro Akiyama, pur sempre piacevole da usare, risulta un personaggio un po' troppo tirato in mezzo alla situazione, dal punto di vista narrativo, e senza un'evoluzione personale.
Venendo all'inizio della quarta parte, piuttosto che ripartire con un personaggio nuovo avrei preferito passare alla prospettiva di
Majima, se come presumibile è ancora vivo, oppure di Daigo, che ok, è il personaggio meno carismatico della serie, ma non si sono sforzati affatto a migliorarlo
Considerandone il presupposto narrativo, non vorrei pure che Shinada si rivelasse un altro mix forzato di minigame e progressione canonica. Non che potesse mancare il batting center, dopo il karaoke...
Per quanto Yakuza 4 prima e 5 poi cerchino di rinfrescare l'esperienza variando protagonisti e stili di combattimento, mi sento già di dire che il concept a protagonista multiplo non l'avrei riproposto, specie in questo modo, ogni volta con un altro personaggio da ricontestualizzare in un altro ambiente, sebbene ciò risulti uno sforzo ambizioso, per quantità di location e personaggi.
Al di là di ciò che sto traendo da Y5, penso che continuare una serie di questo tipo non fosse semplice e che certe scelte siano state compiute perché sia le tematiche, che le dinamiche ludiche, rischiavano di diventare particolarmente ridondanti.
Per certi versi, osservare quale sia stata la progressione della serie aiuta a comprendere con quale mentalità siano giunti a considerare, in Yakuza 7, perfino il passaggio ai turni.
Edited by LeveL - 20/5/2020, 02:33